
Immagine copiata dal sito: https://www.searchenginejournal.com/get-social-media-followers/208397/
Leggere notizie è diventato per me un atto masochistico: guerre condotte con armi, linguaggio, strategie economiche, etc.
Omicidi, violenze, furti, scandali, sfruttamento sconsiderato della natura/animali, razzismo, omofobismo, etc.
Ci viene costantemente presentato il declino e l’aspetto peggiore dell’essere umano e della società. Soldi e successo sono l’unica cosa per la quale valga la pena vivere ed investire il proprio futuro. Il bullo e il bugiardo sono additati come esempi di libertà e liberazione da seguire, come se libertà e liberazione fossero concetti assoluti e non da mettere in relazione con i diritti non solo umani ma di tutti gli altri esseri che popolano insieme a noi la terra e ce la rendono amabile.
Fare il bene e fare bene non fa notizia, i giornalisti non hanno nessun interesse a parlarne perchè i giornali non li pagano per diffondere questo genere di informazioni. Ecco allora che leggere i giornali è diventato equivalente per me ad affacciarmi sugli orrori del mondo e se voglio vedere le persone per quello che sono veramente, con le mie stesse paure e speranze, devo uscire dalla porta di casa e scambiare due chiacchiere con la vicina o incontrarmi con amici e conoscenti per ricordarmi che esiste il bene e che è ancora importante fare bene qualunque cosa si faccia.
Anche i social media, una volta pieni di letteratura, poesia, etc, ora sono popolati da bots e gente (difficile stabilire in quale proporzione e chi sia il bot e chi sia una persona reale) che vende false monete. Quanti paladini della giustizia combattono a forza di links, ma si lasciano schiacciare dalla macina dell’odio e della disinformazione! Poeti e scrittori da ChatGPT o come li chiamo io ironicamente, da TAGs, che non fanno altro che scrivere un concetto e taggare tutti i followers acquisiti a caso solo per raggiungere la massima esposizione. È finito il tempo in cui un commento era un atto gratuito di interesse. Ora la tua attenzione e gradimento sono pretesi, a prescindere ovviamente dalla qualità e rilevanza di ciò che si scrive.
Purtroppo le notizie tocca leggerle, mi dico, ma i social media li seguo sempre meno e cerco di frequentare di più le persone dal vivo perchè li esiste la delusione, ma anche la speranza. Ho imparato a fidarmi meno delle parole e delle immagini (purtroppo aggiungo) e più degli esempi e quelli non li trovo nè sui social, nè sui quotidiani. O meglio sui quotidiani ed i social trovo sempre più gli esempi che non voglio seguire.
Antonella Foderaro