
Fotogramma tratto da “Robin Robin” (2021). Diretto da Daniel Ojari & Michael Please.
Dare e ricevere è una dinamica interpersonale a tutti nota. Questa forma di reciprocità se mantenuta in giusto equilibrio non impoverisce, ma si traduce in cura reciproca. Vale altrettanto a livello lavorativo, sociale e anche a livello emotivo e razionale. Pensate per esempio ad un lavoro sottopagato oppure alla mancanza di assistenza sanitaria a fronte di tasse pagate. Oppure pensate ad un collega che sminuisce ogni vostro successo mortificando professionalità ed emozioni o ancora ad un interlocutore al quale offrite ragioni e fatti ma non li accetta preferendo pregiudizi e ideologie.
In tutti questi casi l’equilibrio si spezza e per quanto possa sembrare che qualcuno ne esca vincitore tuttavia, fallendo la reciproca cura, se ne esce tutti più poveri e più soli.
Alcuni pensano, da altruisti, che sia più importante dare sempre e comunque. Dare tempo, sostegno, amore, amicizia, impegno, talento, emozioni e ragioni. Essere in poche parole esempio nel dare. Tuttavia queste rare persone vivono spesso nella totale invisibilità mentre chi riceve emerge e coniuga a livello personale, lavorativo, sociale, lo stesso squilibrio che considera ormai un diritto: ricevere senza dare.
Siamo esseri politici, nel senso aristotelico del termine, e per realizzarci come persone abbiamo bisogno degli altri e gli altri hanno bisogno di noi. L’isolamento, il mutismo, il mancato riconoscimento del proprio e dell’altrui valore ed unicità, il disinteresse nell’ascoltare le ragioni degli altri perchè sazi delle proprie, sono tutte espressioni di uno squilibrio che necessita cura.
Ma a chi delegheremo la cura del bene comune se lasceremo emergere coloro che pretendono solo di ricevere?
Antonella Foderaro