(Immagine Joaquin Phoenix)
Zero
Gli uccelli nati in una gabbia pensano che volare sia una malattia.
Alejandro Jodorowsky
Il punto di equilibrio tra il volere e il possedere può celarsi in un insieme che apparentemente riteniamo insignificante. Zero non è la dimensione del nulla, se per nulla intendiamo il vuoto percepire dell’esistere, zero è l’avamposto dove troviamo la nostra stabilità. Zero è il luogo dove deponiamo le nostre armi, dove il contare qualcosa ondeggia tra desideri, aspettative e dolori. La superficie tra l’abisso ed il cielo ci concede un punto di rottura, una svolta autentica per ridurre la distanza tra l’essere ed il proprio simulacro. Cerchiamo continuamente di aggiungere o togliere significato alle nostre azioni così dimentichiamo che il vivere non è una semplice produzione. Non tutto ciò che produciamo è utile e quando lo si fa con la forma del giudicare e del numerare, quel che resta può lasciarci un senso di desolazione. Così quando il nostro giudizio si tramuta in un valutare, quando passiamo dallo zero ad un qualsiasi calcolo valutativo, veniamo inevitabilmente travolti dall’inadeguatezza. Il nostro disorientamento non fa che alimentare il grande equivoco che lo zero sia una condizione di fallimento o nullità. Accumuliamo informazioni per allontanarci da quello che reputiamo una situazione dannosa. Definiamo, assegniamo, estendiamo la nostra catena di numeri per arrivare ad una somma rassicurante, tuttavia i nostri conteggi, il nostro costruire città di parole, non fa che confonderci. Siamo una sequenza infinita di variabili, scelte e decisioni e ciononostante siamo enormemente fragili. Essere un risultato può esaltarci ma può rendere il nostro pensiero una gabbia dorata dove il nulla viene considerato un vuoto. Ma il vuoto non è un potenziale punto di partenza? Zero non è la dimensione del nulla ma la culla del nostro divenire, dove non abbiamo bisogno di mentire. Zero è un ricordo lontano, un sorriso andato, un abbraccio allargato. Zero è l’attesa per il ritorno, il nostro piccolo disegno senza il bordo. Zero non è la dimensione del nulla ed il rumore lieve del silenzio pensa solo al suo senso.
Francesco Colia