Dallo scorso febbraio si pubblica a Messina la rivista trimestrale «Filosofi per caso». Tre i numeri finora apparsi, l’ultimo dei quali il 24 ottobre. La rivista si distingue per la varietà degli scritti, sempre stimolanti, oltre che per le splendide immagini che corredano i testi. Di Pietro Serafino Ernesto è il direttore responsabile; eccellente la «grafica», curata da Roky Bloisi dello Studio PixelZOO. È giusto menzionare soprattutto i redattori Francesco Colia e Antonella Foderaro, che di «Filosofi per caso» sono i fondatori: lui romano e lei messinese, tutti e due laureati in filosofia. «Noi crediamo» precisa Antonella Foderaro «nella proficuità di fondere e contaminare la filosofia con altri ambiti della cultura, utilizzando un linguaggio accessibile a tutti. E abbiamo scelto quindi di affidarci alle potenzialità divulgative di un nuovo periodico ad hoc concepito».
In «Filosofi per caso» gli articoli sono ripartiti in sei rubriche. Insight, la prima, è una «rubrica creativa» (racconti, riflessioni…), poi Revolutionary Road, dedicata a narratori, saggisti, filosofi… Seguono Koinè (questioni sociali, scuola…), CineSofia (protagonista un film), PoieticArs (teatro, poesia, arti figurative…), Zoom (recensioni letterarie). Contributi davvero incisivi; tra i collaboratori, firme autorevoli come quelle di Giusi Venuti, Vittorio Morello, Giuseppe Ruggeri, ecc…. La rivista è «tematica». Tema del primo numero, la Curiosità; «senza curiosità» si legge nell’Editoriale «non esiste creatività… Essa è sinonimo di libertà, di rivoluzionaria partecipazione». Lo Straniero è il tema del secondo numero; quindi l’immigrazione, nella dimensione sociale, ma anche «personale».
Nel numero appena uscito, ancora un tema di attualità, avvincente: il Rapporto natura uomo tecnica. «Ci siamo chiesti, vi abbiamo chiesto» nota Antonella Foderaro nell’Editoriale «se natura, uomo e tecnica possano avere una destinazione comune». E aggiunge: «Ripensare il rapporto natura uomo tecnica significa prima di tutto ripensare l’uomo e la sua ricollocazione nel mondo…».
E allora, in questo terzo numero, tra i diversi articoli, spiccano quelli di Francesco Colia («Pensare l’agire tecnico»), di Maria Lucia Tarantino («La libertà della scienza e le leggi naturali»), di Elena Sudano («L’ultimo stadio dell’evoluzione: l’oltre uomo»). E quello, dottissimo, di Massimo Cacciari: «Da Heidegger a Hegel». Intense, suggestive, anche ariose, le foto: di Bruno Taddei, Kamrul Hasan Bhuiyan, Francesco Colia, Marta Baldassarre; notevole un fumetto di Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso. Da notare, nei numeri 1 e 2, la presenza di altri fotografi di prim’ordine; per esempio, Alex Stoddard, Marco Vacca, Andrea Brandino. «Filosofi per caso» è distribuito in abbonamento postale (per informazioni, filosofipercaso@gmail.com). «Tra gli abbonati» rileva Antonella Foderaro «molti giovani, specialmente attratti dall’aspetto grafico e artistico del periodico; e anche tanti docenti, che, a quanto pare, traggono spunti dai nostri articoli per le loro lezioni». Nelle pagine di «Filosofi per caso», fatto più unico che raro, non v’è ombra di pubblicità.
Antonino Sarica
N.B. L’articolo è uscito il 4/12/2011 e qui troverete la versione on-line.
Complimenti! Sono davvero felice del successo che state avendo. Un lavoro di ottima qualità culturale sotto tutti i punti di vista, dall’eccellente grafica alla varietà mulidisciplinare che vi permette di spaziare dalla filosofia, alla letteratura, alle questioni sociali, al cinema e all’arte in tutte le sue forme. Non si può tacere da parte mia, che tanto ho collaborato e condiviso con Antonella e Francesco, la sensibilità fuori del comune di Antonella che, con una profonda intuizione, ha dato vita a questo splendido progetto e la variegata – e piena di stimoli e risorse – cultura di Francesco. Entrambi animati dallo spirito filosofico che li accomuna sono instancabili promotori del dialogo e della riflessione.
Un’accenno all’assenza di pubblicità: è veramente un “fatto più unico che raro”. Nell’ultimo numero della rivista di Emergency, l’unica altra che leggo oltre a Filosofi per caso, veniva riportata la critica da parte dei lettori al fatto che tale giornale ospita spazi pubblicitari. I responsabili della rivista hanno risposto a questa critica dicendo che qualunque giornale ha bisogno di spazi pubblicitari. Voi invece state facendo di tutto per andare avanti unicamente con i vostri sforzi. Io non possso non farvi i miei complimenti per una scelta così coraggiosa.
Che bello ritrovarvi 😀
E’ proprio un bel segnale che un quotidiano riconosca la qualità della vostra rivista, ma spero di leggervi presto su altre testate a diffusione nazionale, lo meritate al 150%
Viky