Il senso delle parole non esiste meramente nella nostra testa, anche se ci piacerebbe per poter dire agli altri che sbagliano ovviamente, e che noi abbiamo, come sempre, ragione.
Non esisterebbe alcun tipo di comunicazione nè sarebbe possibile comprendersi se le parole non avessero un significato oggettivo. Se siete curiosi di sapere cosa significhi pornografia non solo in italiano, ma anche in spagnolo, francese, inglese, etc. basta consultare un vocabolario anche on-line, tipo questo. Il termine deriva dal greco ed indica in senso lato ogni tipo di rappresentazione (video, film, immagini, etc.) il cui contenuto miri all’eccitazione sessuale dei fruitori. Nella pornografia l’atto sessuale è presentato fine a se stesso e proposto dai “consumatori” al consumatore, come una merce.
Se invece volete capire come mai una preside è stata licenziata perchè ha fatto vedere l’immagine del Davide di Michelangelo in Florida (USA) allora il vocabolario non è sufficiente.
Provate a vedere o rivedere il film Donny Darko (2001). Prestate attenzione all’ambiente scolastico del protagonista. Osservate il ruolo magistralmente interpretato da Patrick Swayze (motivational speaker, quello che noi forse chiameremmo influencer) e notate come il suo entourage di adepti, compresa l’insegnante bigotta che lo supporta, manipolano le menti delle persone e dei ragazzi facendo leva su sensi di colpa, paure, solitudini.
Oggi giorno far credere cose tipo che la terra è piatta nonostante fotografie prese dallo spazio provino il contrario, o che guardare un corpo nudo, anche se il proprio, sia peccato, è molto facile. Le persone credono cose false non perchè siano più stupide di noi, ma perchè vivono in un contesto sociale e familiare in cui quella menzogna ha un valore di appartenza. Sei dei nostri se e solo se accetti tutte le nostre norme e i nostri principi, altrimenti sei fuori o sei al limite, qualcuno da guardare con sospetto e da cui difendersi.
Simone Weil distingueva tra comunità naturali ed associazioni. Le prime hanno una giustificazione nella stessa natura umana, le seconde andrebbero soggette a costante controllo per evitare che il gruppo eserciti pressione sul singolo e lo porti a compiere azioni e scelte contrarie alla propria coscienza.
Questo se teoricamente è auspicabile, praticamente è irrealizzabile, prima di tutto perchè è materialmente impossibile controllare tutte le forme di associazione, secondariamente perchè chi dovrebbe controllarle alla fine eserciterebbe a sua volta un potere sulle scelte dell’individuo, e si finirebbe in un circolo vizioso.
È impossibile far ragionare qualcuno che ha scelto a priori di mettere al primo posto la propria adesione ad un gruppo piuttosto che lasciarsi mettere in discussione dai fatti. Troverà sempre un modo di screditarti, di porti ad un livello inferiore. Tu non sei in grado di capire perchè hai accesso ad un grado di illuminazione o di rivelazione inferiore.
Cosa fare in questi casi? Forse è meglio rivolgersi a quanti ancora sono incerti, a quanti ancora non hanno piegato testa, schiena e ginocchia alla retorica della verità, e sono aperti al dialogo, ad un cammino tra pari, senza pregiudizi, dottrine preconfezionate vendute a grandi sconti, “amore” fagocitante offerto se sei con un piede quasi dentro, vendetta e disprezzo sei sei e vuoi rimanere fuori. Ma se sei una vittima, come la preside che ha perso il proprio lavoro per una ideologia che è cosi povera di fondamenta tanto da dover ricorrere al protezione della purezza dei ragazzi di fronte ad un’opera d’arte riconosciuta a livello internazionale, cosa fare?
Fanne una notizia che arrivi ovunque, perchè tutti siano messi in guardia di quanto è pericolosa l’ignoranza, la manipolazione delle coscienze e falso l’amore che viene tanto predicato, ma praticato a convenienza, se e solo se sei obbediente alla dottrina/ideologia.
Antonella Foderaro