Gente comune, film americano uscito nel 1980, è opera prima di Robert Redford come regista. La storia tratta le vicende di una famiglia alle prese con l’elaborazione di un lutto (Buck, il maggiore dei due figli) ed il conseguente tentativo di suicidio del figlio minore Conrad. La proporzione dei sentimenti è il titolo scelto per questo tema.
Cosa vogliamo veramente da noi stessi?
È difficile stabilire con certezza una linea di continuità che possa rassicurarci sulle decisioni di ogni giorno perché quel processo di consapevolezza che permette di avere un quadro d’insieme sul nostro futuro è molto complicato. Fin da piccoli veniamo “educati” ad affrontare i numerosi ostacoli della vita e tutto ciò non ci rende immuni all’imprevedibile. Gli equilibri che un uomo costruisce quotidianamente possono di colpo crollare di fronte ad un evento. Non ci si può cullare nei sogni quando la realtà si rivela sofferta.
Dr. Tyrone G. Berger: Senti ragazzo, ti ho mentito, credo molto ai sogni ma devi dirmi anche che succede quando sei sveglio.
Quanta energia ci vuole per esprimersi?
Il nostro panorama esistenziale richiede impegno e attenzione: tutto ciò che siamo è il risultato di un movimento emozionale generato dal nostro continuo confronto con il mondo e i suoi ospiti. Esprimersi spesso è doloroso perché ci lascia nudi e disarmati di fronte alla realtà, tutto ciò non è facile da accettare ed è per questo che abbiamo la tendenza a nasconderci da noi stessi e dagli altri.
Dr. Tyrone G. Berger: Inventane una sul perché non senti niente lì dentro.
Conrad Jarrett: Non è vero, io di sentimenti ne ho …
Dr. Tyrone G. Berger: Non ti piace essere violentato allora fai qualcosa.
Conrad Jarrett: E che cosa?
Dr. Tyrone G. Berger: Mandami a fanculo, che ne so?
Conrad Jarrett: Fancu … No! No! Non posso farlo …
Dr. Tyrone G. Berger: Perché?
Conrad Jarrett: Non posso farlo!
Dr. Tyrone G. Berger: Perché?
Conrad Jarrett: Perché ci vuole troppa energia per arrabbiarsi.
Dr. Tyrone G. Berger: Lo sai quanta energia ci vuole per trattenersi?
Conrad Jarrett: Quando mi lascio sentire qualcosa mi sento uno straccio …
Dr. Tyrone G. Berger: Un piccolo consiglio sui sentimenti ragazzo, non aspettarti che siano sempre una gioia.
Dimentichiamo spesso che l’unico modo per affrontare un problema non è l’agire ma la comprensione. L’intuizione è una qualità che pochi possono rivendicare perché figlia di una casualità rara e complessa ma mettersi nella condizione di capire, questo sì che rappresenta un attitudine ed un bene prezioso da coltivare.
Beth Jarrett: Lui non fa altro che metterci sotto i piedi e tu vai a domandargli scusa.
Calvin Jarrett: Io non vado a domandargli scusa.
Beth Jarrett: Lo fai invece, lo fai sempre tu, tu non fai che domandargli scusa perché è tornato dall’ospedale, solo che non te ne accorgi.
Calvin Jarrett: Non gli domando scusa porca vacca, io sto soltanto cercando di capirlo.
Cosa rende grande o piccola un’azione?
Il peso di un accadimento subisce il fascino della (dis)colpa e rende ogni tentativo di rivalsa inutile. Quello che facciamo o vorremmo fare si scontra con il sintomo della responsabilità e il fardello del successo. Tuttavia, l’irrealizzabilità si inserisce in quel meccanismo di crescita e di coscienza che si chiama vita.
Dr. Tyrone G. Berger: Ehi, tieni presente che si tratta di proporzione qui.
Perché i sentimenti possono far male?
Il male è insito in ogni emozione perché nel sentire si cela il desiderio d’immortalità. Ognuno di noi vorrebbe restare impigliato ai sorrisi in eterno, vorrebbe percepire il cuore pulsare all’infinito ma questa elettricità emotiva è un linguaggio che ci scivola come sabbia tra le mani. Solo nella piena consapevolezza del tempo e del cambiamento ogni sentimento potrà essere apprezzato nella sua totalità e questo avverrà a condizione che il male non venga nascosto ma affrontato.
Conrad Jarrett: Perché ti capita roba simile? Non è giusto.
Dr. Tyrone G. Berger: Hai ragione, non è giusto.
Conrad Jarrett: Tu fai un solo sbaglio eh…
Dr. Tyrone G. Berger: E qual è stato il solo sbaglio che hai fatto? Lo sai? Dillo!
Conrad Jarrett: Ho resistito, sono riuscito a salvarmi.
Dr. Tyrone G. Berger: Esatto. E la sopporti questa idea?
Conrad Jarrett: Ho paura, ho paura.
Dr. Tyrone G. Berger: I sentimenti fanno paura e a volte fanno male, se non riesci a sentire il male non riuscirai a sentire nient’altro, capisci quello che dico?
Conrad Jarrett: Credo di sì.
Dr. Tyrone G. Berger: Tu sei qui e sei vivo e non dirmi che non lo senti questo.
Conrad Jarrett: Non dà nessuna gioia.
Dr. Tyrone G. Berger: La dà invece, credimi.
Conrad Jarrett: Lei che ne sa?
Dr. Tyrone G. Berger: Lo so perché sono tuo amico.
Cosa dobbiamo controllare?
Quante volte abbiamo avuto la sensazione che le cose ci sfuggissero di mano, quante volte avremmo voluto che alcune situazioni fossero andate in modo diverso eppure dentro di noi c’era una forza che ci spingeva ad andare avanti. Non possiamo avere il controllo su tutto perché ogni nostra decisione è come se rientrasse in un sofisticato sistema di soluzioni che non può accontentare tutti. Dobbiamo avere il coraggio di capire che le colpe, gli errori, le speranze, i sogni, le emozioni, nel loro senso più vero (e spesso anche nelle conseguenze) sono “ingovernabilità”.
Conrad Jarrett: Sì, è colpa mia.
Calvin Jarrett: Non farlo, non maltrattare te stesso, non è colpa di nessuno, succedono tante cose in questo mondo e non sempre la gente ne conosce il perché …
Conrad Jarrett: Sai, ero convinto che tu avessi il controllo di tutto, che sapessi tutto, non era giusto in fondo ma ci davi l’impressione che tutto si sarebbe risolto. Ci ho pensato molto di recente e ti ammiro molto per questo.
Calvin Jarrett: Be’, non ammirare troppo il prossimo, ne sarai deluso il più delle volte.
Conrad Jarrett: Tu non mi hai deluso mai, ti voglio bene.
Abbiamo il tempo e i sentimenti per vivere il nostro progetto con dignità e questo può accadere ora, domani, sempre. La proporzione, l’equilibrio, la gioia, spesso maturano i propri frutti all’ombra di un dolore.
Francesco Colia