Leggere nel cuore
Il solo leggere queste parole può apparire come qualcosa di semplice e scontato, siamo cresciuti con la dialettica, strumento formidabile per comunicare (per quanto possibile) i nostri pensieri, le nostre sensazioni. Pensare, parlare, leggere, scrivere, è qualcosa che si fa con estrema naturalezza eppure quanto “peso” hanno queste forme di espressione? Ciò a cui diamo una certa consistenza sembrano essere i gesti e le azioni, uniche posizioni forti di un vivere che misura ogni cosa sul risultato finale. I nostri limiti fisici ci impongono uno sforzo proporzionato alle nostre capacità, tuttavia, sappiamo “muovere” grandi quantità di cose e di persone con il semplice linguaggio. La “leggerezza” allora si trova nell’agire o nel pensare? Torniamo inevitabilmente alle nostre interpretazioni di misura e risultato. Spesso un dolore, una sofferenza per qualcuno o anche per noi stessi ci appesantisce il cuore e ci rifugiamo in quel pensiero, in quel ricordo in cui eravamo bambini e vedevamo con gli occhi ingenui di un’anima che non giudicava secondo canoni o regole ma soltanto seguendo il proprio cuoricino. Sentirsi leggeri non vuol dire vivere ai margini del mondo ma ritornare in quell’accesso più autentico, puro e sincero del nostro sentire. La leggerezza ci strappa un sorriso, una serenità che non sappiamo descrivere con parole ma sappiamo dimostrare solo attraverso il corpo. Se la forza agita volumi di energie poco governabili, il senso e l’anima della nostra presenza hanno una potenza senza pari nel mondo. La nostra resa non avviene quando i sentimenti, le sensazioni più vere, più leggere ci investono con tutta la loro indecifrabilità, no, ci pieghiamo al fine e al risultato quando tutto è appannaggio della co-azione. Le nostre emozioni non hanno bisogno di spintoni, pressioni o altro, è sufficiente lasciare andare il cuore per vivere con leggerezza, con pienezza. Direte, facile a scriverlo, difficile a realizzarlo. Il punto è proprio questo: leggere le cose, i sentimenti, le persone, il mondo non è un obiettivo da realizzare ma da vivere. Se a tutto assegniamo un numero, una priorità come possiamo respirare senza avvertire un senso di pesantezza? Cresciamo con l’illusone di un traguardo, che l’essere in competizione possa realizzarci ma questo è il cammino della privazione, del togliere ciò che di veramente unico abbiamo. Non si è parte di qualcosa di isolato e fortemente indipendente: siamo sostanza leggera, pensante quando siamo per la vita, per le emozioni. Il benessere, la materialità, la forza dell’apparire sono un velo fragile dove non di rado riponiamo lacrime di nostalgia. Potremo sentire, percepire il disegno della vita, nelle emozioni leggere e spontanee che pulsano al centro del nostro corpo soltanto quando abbandoneremo la forza rigida e artificiale del risultato. Se leggere sono le parole, lo sono per la forza dell’animo.
Francesco Colia
Hanno collaborato a questo numero: Massimo Donà, Nathalie Guillorit, Pasquale Esposito, Felice Irrera, Cesare Natoli, Leonardo Caffo e Matteo Andreozzi, Francesco Colia, Elena Sudano, Enzo Campi, Patrizia Ferraro, Cristina Bove, Vittorio Morello, Carmen Cicero.
Copertina: Sebastian Miquel
Fotografi ed artisti: Sebastian Miquel, Jean Pierre Guénec, Andrea Brandino, Marta Baldassarre, Eugenia Framarin, Daniela Benedetti, Sara Teresano
Tema del prossimo numero: L’assenza
Scadenza presentazione articoli e foto: 10 Aprile 2012
Per info, collaborazioni, abbonamenti scrivere a: filosofipercaso@gmail.com
Complimenti anche per questo numero! A presto leggervi!
Un articolo chiarificatore di cui ringrazio Francesco e tutta la redazione.
cb
E’ sufficiente lasciare andare il cuore …. e ti pare poca cosa? 🙂
Una copertina stupenda per una rivista leggera ed impegnata, con foto sempre molto belle e particolari ed articoli per chi ama leggere ed andare oltre!
Bravissimi 🙂
Grazie a tutti per l’attenzione e grazie a quanti tra voi ci consentono di andare avanti collaborando e promuovendo la rivista anche tra gli amici.
Speriamo di poter continuare a crescere insieme ^_^
Fine di questo mese ricevere le vostre copie!!
Fateci sapere le vostre impressioni!
Il più delle volte c’è una scissione infinitamente grande tra pensare, sentire e agire; per fortuna c’è chi sviluppa o nasce con la capacità di fondere le cose e s’incammina a decifrare il mondo e gli altri senza la bramosia del raggiungere, godendosi le emozioni del percorso. Vediamo con gli occhi del cuore e chi non lo fa, rischia di restare intrappolato nelle apparenze, nell’insignificante.