Il cavaliere oscuro
La follia del caso
Diretto dal talentuoso regista Christopher Nolan Il cavaliere oscuro, ultimo film sul celeberrimo Batman, può considerarsi una vera novità del genere “eroe a fumetti”. In una veste inedita la pellicola ci offre una chiave di lettura inquietante sull’esaltazione e la fascinazione del lato oscuro del bene. Heath Ledger (Joker) riesce a condensare, con la sua straordinaria interpretazione, follia, pensiero e azione in uno spazio nuovo dove le nostre convinzioni (convenzioni) saranno messe a dura prova. In questo capitolo la lotta tra Batman e Joker non è solo la lotta tra il bene e il male ma tra le regole e il caos. Il titolo di questo CineSofia è: La follia del caso.
Se tutte le cose “sbagliate” potessero essere “sistemate” con la logicità e le buone intenzioni forse il mondo sarebbe un posto migliore ma indubbiamente l’uomo governa se stesso e il proprio agire seguendo regole di condotta alquanto discutibili. Cosa il singolo e la comunità desiderano veramente spesso è una sintesi di contraddizioni alle quali non c’è rimedio; ci tormentiamo sul perché certe azioni non seguono taluni pensieri ma non ci accorgiamo che proprio la natura stessa dell’uomo è quella di negare l’evidenza degli “errori”. Possiamo invocare libertà, giustizia e bene per tutti ma quando capiremo che l’errore è un concetto squisitamente umano?
Alfred Pennyworth: Certi uomini non cercano qualcosa di logico, come i soldi, non si possono né comprare né dominare, non ci si ragiona né ci si tratta, certi uomini vogliono solo vedere bruciare il mondo.
La luce è il luogo più sicuro?
La speranza di un futuro migliore non risiede semplicemente nell’evidenza, nella consapevolezza di ciò che è giusto fare, oggi più che mai dobbiamo capire perché quello che infetta l’animo dell’uomo brilla come una notte senza fine. Non ci sarà un luogo sicuro per l’uomo se trascureremo i motivi della nostra eclissi e non ci saranno aspettative positive se ci faremo abbattere da questi stessi motivi.
Harvey Dent: Ma la notte è più buia subito prima dell’alba.
I principi e la moralità del nostro tempo ormai adottano un unico linguaggio per imporre le proprie ragioni e questo non fa che accrescere un grande senso di spaesamento. Il parlare, il comunicare perdono oggigiorno il loro senso più vero per offrirsi ad un’omologazione silenziosa ma al tempo stesso prorompente. Tutti vengono ri-vestiti di regole, di concetti a cui sottostare così ogni voce fuori dal coro viene reputata scomoda e violenta. Spesso si è persuasi dall’altro, dal fatto che il mondo possa essere l’unico luogo sicuro per noi, quasi aspiriamo ad un consenso che mai soddisferà in pieno le nostre aspettative. Si è qualcosa quando si affronta qualcosa e questo può avvenire solo quando abbiamo la possibilità di esprimere noi stessi senza influenze o imposizioni.
Parliamo la stessa lingua?
Joker: Ma io so qual è la verità, non si torna indietro, tu hai cambiato tutto, per sempre…tu, tu completi, me.
Batman: Tu sei spazzatura, uccidi per soldi.
Joker: Non parlare come uno di loro, non lo sei, anche se ti piacerebbe. Per loro sei solo un mostro, come me, ora gli servi ma tra un po’ ti cacceranno via, come un lebbroso…la loro moralità, i loro principi, sono uno stupido scherzo, li mollano appena cominciano i problemi…sono bravi solo quanto il mondo permette loro di esserlo, te lo dimostro: quando le cose vanno male, queste persone civili e perbene si sbranano tra di loro…vedi, io non sono un mostro, sono in anticipo sul percorso…tu hai tutte le tue regole e pensi che ti salveranno?
Batman: Io ho una solo regola.
Joker: Ohhh, allora la dovrai infrangere per conoscere la verità.
Batman: Quale verità?
Joker: Che l’unico modo sensato di vivere è senza regole…tu non hai niente, niente con cui minacciarmi, non te ne fai niente di tutta la tua forza.
Tuttavia, non è sufficiente uniformarsi al linguaggio, tutto deve restare sotto l’occhio vigile di chi tenta di controllare le cose. Il mondo viene obbligato ad essere disponibile, ad essere qualcosa di manovrabile per raggiungere ogni genere di ambizione. Perisce così quel desiderio di attesa verso la sorpresa per far posto al prestabilito, al timore nascosto di non saper dominare ciò che ci è estraneo. Si realizzano piani, strategie, progetti non per un futuro migliore ma semplicemente per reprimere le nostre intime paure.
Perché entriamo nel panico?
Joker: Ti sembro davvero il tipo da fare piani? Lo sai cosa sono? Sono un cane che insegue le macchine, non saprei che farmene se le prendessi ecco io agisco e basta, la mafia ha dei piani, la polizia ha dei piani, Gordon ha dei piani, loro sono degli opportunisti, opportunisti che cercano di controllare i loro piccoli mondi, io non sono un opportunista, io cerco di dimostrare agli opportunisti quanto siano patetici i loro tentativi di controllare le cose…ho notato che nessuno entra nel panico quando le cose vanno secondo i piani, anche se i piani sono mostruosi…se introduci un po’ di anarchia, se stravolgi l’ordine prestabilito tutto diventa improvvisamente caos, sono un agente del caos, ah e sai qual è il bello del caos, è equo.
È difficile lasciarsi andare al caos perché pensiamo che questo possa provocarci soltanto dolore così siamo diffidenti verso tutto ciò che non conosciamo abbandonando il coraggio di osare, volare. Forze contrapposte lottano dentro di noi lasciando piccoli margini di follia, ecco allora che ci concediamo ad un mondo che non sappiamo amare ma che accettiamo con rassegnazione. Tutti si spogliano della spontaneità per un opportunismo che non produce altro che incomprensioni e esistenze aride.
Siamo incorruttibili?
Joker: Tu, tu non riesci proprio a lasciarmi andare, vero? Ecco cosa succede quando una forza irrefrenabile incontra un oggetto inamovibile. Tu sei davvero incorruttibile, non è così? Eh? Tu non mi uccidi per un mal riposto senso di superiorità e io non ti ucciderò perché tu sei troppo divertente. Credo che io e te siamo destinate a lottare per sempre…la follia come sai è come la gravità basta solo una piccola spinta.
Nonostante tutti i segnali siano sfavorevoli oggi la gente merita di più perché se il mondo soccomberà sotto la legge dell’appiattimento e della pianificazione nulla potrà risollevarci, nulla potrà riportarci sulla strada che abbiamo percorso tanto tempo fa, nulla avrà più la nostra fiducia.
Batman: O muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare cattivo…a volte la verità non basta, a volte la gente merita di più, a volte la gente ha bisogno che la propria fiducia venga ricompensata.
Francesco Colia
Sai che non lo avevo visto? Ma dopo aver letto il tuo articolo mi sono detta che era ora di farlo! Veramente un film molto bello, che lancia dei messaggi molto forti, etici … come per esempio che la verità non si riduce a regole e formule e che il bene ha bisogno di uomini e donne pronti a sacrificare la propria immagine per la crescita della comunità.
Complimenti per il post e per la scelta!