Accise

(Immagine CronacaMilano.it)

Egregio Presidente,

i poteri forti mi hanno ridotto così. A piedi e senza giornali. Senza lavoro io ero già da prima e questo poteva passare, ma mai così, mai una cosa simile non la ricordo dall’austerity del ‘73, quando si camminava in bicicletta in centro, e i milanesi erano quasi quasi felici e sorridevano.

Figurati io che avevo solo la bicicletta: mi sentivo uno di loro tra i tanti danneggiati.

Ma perché erano contenti quelli e non si ribellavano ? Veramente era per lo smog? Ma se avevano la nebbia che è uguale?

La verità l’ho capita soltanto ora grazie ai forconi: lì sono tutti d’accodo con Moratti  il petroliere l’uomo nero-azzurro dei poteri forti parente della sindachessa cotonata e trombata (e per questo ancor più incazzata).

C’è lui e i suoi compari dietro ogni guaio e gli juventini se ne sono accorti già da tempo. Ha i poteri forti non i portieri forti. Questo me l’hanno spiegato al Circolo Rosanero della mia città che tutto gli possono dire ma non che trama sotto sotto, come Lui,  in queste cose. Noi viviamo alla luce del sole che qui  è troppo forte e non possiamo fare niente anzi ci dispiace per gli altri, meschini..

Sono sempre loro faccendieri e massonici che ostinatamente cambiano le sorti delle cose, le classifiche, gli scudetti, annullando risultati e facendo il sorriso e la erre moscia.

Tutto senza minacciare, o quasi. Le accise ad esempio cosa nascondono? Imposte per le guerre e i terremoti dal 1935 ad ora? Ma non scherziamo…..ma chi l’ha visti mai quei soldi nel Belice? l’accise è una minaccia continua che Moratti e compari fanno ai governi come quello Suo per non fare mutare nulla altrimenti l’accidono …

Sono loro i veri gattopardi ……

Noi meridionali lo capiamo già dalla lingua del nostro  vecchio regno Borbonico che non sono tasse ma che possiamo fare: abbiamo anche pensato a tifare contro l’Inter che è una multinazionale globalizzata di stranieri ma non è bastato. Ci ha risposto il Moratti con quel fanatico di portoghese…Mourinho, che ora a pensarci bene voleva significare  : ‘ammamurì!!!

E allora fuori i forconi e paralizziamo il Regno anche oltre il Ponte  e le colonne  d’Ercole che ci separano da tutti, da sempre, e poi su con i  trattori pieni di frutta marcia, fino a Roma.

Coraggio, ci sono arrivati tutti gli scilipoti d’Italia, arriveremo pure noi, che siamo i veri responsabili almeno di ‘sto casino.

Se ci fermiamo siamo finiti, dice il capo rione, ma  se continuiamo finiamo la benzina, dico io.

E allora che fare? Prendere il treno potremmo, ma ci hanno anticipato i cuccettisti che hanno bloccato il continente. Non avevano altro da fare ora? Che ci sono le accise anche sui biglietti FS ora? Beddamatri dicono loro che l’Italia è stata spezzata in due da un tale Moretti e che per questo non hanno più lavoro: a Roma si deve scendere e chi s’è visto s’è visto.

Moretti e Moratti cambia poco perché è sempre la stessa storia: né seccature né terroni al Nord. Solo qualche oriundo come Recoba che gli fotte i soldi e forse altro.

Per noi, allora , a pensarci il Regno è diviso in tre. E così quando arriviamo? E quanto spendiamo?

Devo chiedere al compare di mio fratello che è amico del Governatore e lavora sui treni se ci aiuta, magari se chiude un occhio, quando ci vede. Anche lui avrà bisogno quando vinceremo.

E sennò  che ci lasci scendere senza multa e prenderemo un taxi, una volta sul Continente.

Ma quelli sono ancora più incazzati di noi e penso che è meglio non osare simili richieste, soprattutto se sono juventini.

Presidente se proprio dovete, allora mettete le accise anche sui cannoli e sulle cassate che vi mandiamo perché qua stiamo veramente inguaiati e confusi. Oppure venite a prenderci voi stavolta, perché senza sigarette e senza gasolio col cazzo che arriviamo a Teano (e manco alle elezioni).

Un suddito che non si firma più.

Rolando Iaria