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Ponyo sulla scogliera
L’innocenza del curioso
Ponyo sulla scogliera (崖の上のポニョ , – Gake no ue no Ponyo) è un film d’animazione del 2008 scritto e diretto dal regista giapponese Hayao Miyazaki. La protagonista di questa pellicola è un pesce-bambina di nome Brunilde (Ponyo) che accecata dal desiderio di libertà e di curiosità, stringerà un legame tenero e puro con un bambino di nome Sōsuke. Il tema di questo film è la curiosità e il titolo scelto è L’innocenza del curioso.
Come non si può restare incantati dal desiderio di Ponyo di danzare sopra ad un fungo–medusa?
L’anima innocente di una creatura curiosa lascia sempre ammaliati perché richiama alla memoria le qualità più vere dell’essere, la smania di scoprire.
Può un barattolo di vetro imprigionare i nostri desideri?
La propensione dell’uomo è quella di spingersi oltre le proprie conoscenze, la volontà d’interrogarsi e rincorrere i sogni più luminosi. Sōsuke è l’incontro tra la magia di Ponyo e l’imbarazzo dell’uomo di fronte alla bellezza dell’essere. L’innocenza che splende negli animi puri è formata della stessa materia del domandare, innocenza che si alimenta di curiosità e coraggio.
Fujimoto: Catturata da un essere umano? Sconveniente, oltremodo sconveniente.
Tuttavia, l’uomo ha perduto nell’epoca della modernità una delle sue caratteristica più dirompenti e straordinarie, l’innocenza e la capacità di sorprendersi. Così la purezza dell’agire e dello scoprire deve essere salvaguardato e accudito dall’uomo stesso perché il fuoco di Prometeo sembra non essere più in buone mani. Tutto il mondo si veste di tecnica, il tempo sembra scandire questo inesorabile destino ma nella profondità di quel dono si nasconde un significato diverso, la curiosità. Nel desiderio di scoprire, di capire si cela il senso più vero dell’essere quello di aprirsi a nuovi orizzonti, a nuovi abbracci. Gli occhi di un bambino spesso vedono quello che per l’uomo sembra ormai essere soltanto un giocattolo impolverato e questo rischia di essere, oltremodo sconveniente.
Sōsuke: Lei non è un pesce rosso, lei è Ponyo!
Perché l’innocenza viene dimenticata?
Il mondo dell’uomo moderno abitua lo sguardo a vedere soltanto pesci rossi e fa dimenticare con rapidità ciò che rende unica la mortale creatura di Zeus, i sogni. Ponyo è lì a ricordarci che ancora c’è una possibilità, ancora tutto non è perduto nell’abisso più profondo.
Ponyo: A Ponyo Sōsuke piace!
Nonostante le imperfezioni dell’uomo la natura sembra essere clemente e disponibile, perché madre, perché custode dell’innocenza e del sapere.
C’è un modo per difendere la purezza?
Fujimoto: Se solo potessi restare pura e innocente per sempre.
Lo stupore nei confronti di una luce d’emergenza, di un contenitore di miele sono l’esempio di come tutto ciò che abbiamo non può considerarsi un semplice “elemento dato”. Il pericolo che corriamo è quello di dimenticare la purezza dei nostri cuori e l’innocenza della nostra curiosità. L’uomo resta sempre sull’orlo del baratro di dimenticar-si.
Risa: E invece Ponyo, il tuo di papa’?
Ponyo: Fujimoto, lui tiene Ponyo rinchiusa.
Sōsuke:Ohhh.
Ponyo: Ma Ponyo se n’è scappata via.
Ponyo è scappata via e con lei tutto il nostro essere stupiti, Ponyo è scappata via e vorremmo tutti correre dietro a lei, sopra le onde, dentro la sua pura innocenza.
Francesco Colia