10 commenti

  1. Viky

    Francesco quel che dici è verissimo, siamo arrabbiati e ce la prendiamo con tutti tranne che con la nostra misera partecipazione alla vita politica. Non basta indignarsi e gridarlo, bisogna agire, cambiare il modo di pensare e reagire. Ci vogliono supini, alziamoci! Ci vogliono rassegnati, ribelliamoci! I vecchi hanno combattuto ora tocca a noi, non lasciamoci togliere la speranza. Sono molto contenta di leggere questo articolo che ricorda a tutti noi quali devono essere le nostre vere aspettative, siamo uomini, non bestie, non greggi e non abbiamo bisogno di pastori che ci conducano al macello, ma di esempi.
    Grazie e da oggi comincio la mia personale rivoluzione 😉

  2. Ciao Francesco, su una cosa sono sicuramente d’accordo con te ed e’ sul fatto che abbiamo vissuto e continuiamo a vivere molto al di sotto delle nostre possibilita’ e trovo questa affermazione cosi’ importante da poter attribuire proprio a questo l’origine dei nostri problemi. Secondo me viviamo al di sotto delle nostre possibilita’ perche’ da migliaia di anni ormai diamo un valore smisurato all’aspetto della vita che in realta’ ha per proprieta’ proprio la limitatezza e cioe’ la materia. Confondiamo il Bene con il benessere. Anche in questi giorni quello che ci spaventa di piu’ e’ che ci tolgano la macchina nuova, la vacanza di quindici giorni in luoghi remoti, (come se questo fosse un diritto, ma non lo e’, e’ solo un vizio dell’uomo moderno) siamo morbosamente attaccati a cose inutili, ma oggi abbiamo finalmente la possibilita’ di salvare le nostre coscienze protestando perche’ i pensionati non arrivano a fine mese, perche’ gli operai perdono il lavoro, allora firmiamo petizioni e parliamo di democrazia, ma in realta’ sogniamo di tornare un po’ indietro, ma non troppo, quel che basta per poterci nuovamente permettere le nostre cose inutili e poterle godere perche’ tanto chi soffre non e’ dei nostri, vive in un altro continente, ha un’altra religione, la realta’ di qualche anno fa. La democrazia secondo me non si e’ sciolta come un cubetto di ghiaccio, la democrazia non e’ mai esistita, tendiamo a dimenticare che ogni volta che qualcuno e’ uscito in pubblico con idee veramente democratiche e’ stato subito fatto sparire dalla circolazione proprio in nome della democrazia. Con il consueto egoismo vediamo il momento attuale come un momento tragico, dimenticando che non solo qui in Italia pochi anni fa c’erano le guerre mondiali, la prima repubblica e poi la seconda, tutto altrettanto tragico o di piu’, ma anche che ci sono popoli che non hanno mai smesso di pagare per i nostri privilegi. Ecco adesso sono in pericolo i nostri privilegi e allora apriamo gli occhi. Siamo come i nostri governanti, non siamo altro che i nostri stessi governanti, e come loro abbiamo questa abitudine a dare sempre la colpa a qualcosa che non sia noi stessi, pur che non ci vengano tolti i privilegi.
    Anche per quanto riguarda i numeri pecchiamo dello stesso difetto, non e’ il culto dei numeri che idoliamo, quello potrebbe aiutarci a capire, ma e’ il culto dei GRANDI numeri che idoliamo ed ecco perche’ siamo completamente fuori strada.
    E naturalmente, come sempre e’ stato, la parola chiave di questi tempi non e’ tanto “spread” o “economia” o “finanza”, la parola chiave e’ “Catastrofe”, se non accettiamo quello che ci viene proposto ci sara’ l’abisso, la catastrofe. A me pare che non ci sia proprio niente di nuovo.

  3. CCC

    Concordo con te, però non penso che sinora siamo vissuti sopra o sotto le nostre possibilità, abbiamo semplicemente prediletto il lato materiale, che alla maggior parte di noi da più illusioni e soddisfazioni nell’immediato. Adesso che di materiale poco ci resta ci rendiamo conto di essere vuoti, spenti, senza difese, di aver perso tanto tempo correndo dietro al futile, abbastanza da dimenticare la nostra natura. Bisogna raggiungere l’apice per iniziare la discesa. Vivere nella povertà t’illumina la strada ed è per questo che la crisi che viviamo ha un solo lato positivo: l’affacciarsi di una pur vaga possibilità di ricostruire una scala di valori a misura d’uomo.

  4. patrizia

    Ragazzi nessuno si chiede come mai i cinesi si sono comprati tutti i debiti americani e cosi ora gli Stati Uniti non hanno alcun problema, anzi si possono consentire di dare 500 dollari a settimana ad ogni bambino finche’ non diviene maggiorenne?
    I debiti italiani non li vuole nessuno, perche’ a livello internazionale nessuno ci da credito: si ricordano di noi non per quello che di buono abbiamo, ma per il bunga bunga e le partite. Non siamo un popolo di gente fedele, abbiamo firmato un patto di amicizia con la Libia e poi abbiamo aiutato Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti ad uccidere l’uomo a cui il nostro Presidente del Consiglio aveva baciato la mano.
    Pensiamoci su….

  5. patrizia

    L’Italia e’ vicina alla fine, l’italiano medio diventera’ sempre piu’ povero e i ricchi sempre piu’ ricchi. Si aumentano le tasse e chiunque abbia studiato un poco di economia, sa che la gente non comprando piu’ non aiutera’ il Paese a rimettersi in piedi. ICI, nessun aumento dello stipendio, no alla patrimoniale, no ai tagli dei parlamentari, le case costano troppo rispetto a quanto si guadagna. In qualsiasi Paese civile, quale la Svizzera, la Gran Bretagna, la Francia, gli Stati Uniti, le case possono sembrare care a noi, ma gli stipendi medi sono 3 volte i nostri. La rivoluzione ci vorrebbe per fermare questi politici che si prendono gioco della gente e poi servirebbe gente nuova, facce giovani, gente appena laureata, pura di cuore e non solo i soliti vecchi che hanno rovinato l’immagine del nostro Paese.

  6. patrizia

    altre belle parole, che fa piacere leggere
    ma e’ per questo che i politici regnano, non si fa nulla di concreto
    la gente non ha bisogno della “Costituzione”, ma di un leader che li aiuti ad aprire gli occhi, a prendere coraggio, a non dimenticare i loro sogni.

  7. patrizia

    Non credo che sia stato fatto abbastanza, tanto e’ vero che nonostante i vergognosi scandali, il re del bunga bunga e’ rimasto sul trono sino ad 1 mese fa.
    Ormai siamo sull’orlo del precipizio, e’ gia’ tardi
    ma possiamo ancora farcela ma la gente ha bisogno di qualcuno da seguire
    e mi sto riferendo ad un Martin Luther King, Gandhi, Churchill….
    non di facili demagogismi

  8. Lillo

    Una riflessione necessaria che ho il piacere di trovare dibattuta e condivisa, anche se non approvo chi fa paragoni con altri sistemi governativi. La cultura e le scelte politico-econimiche di un popolo non è mai associabile (nè applicabile) con equità e giustiza ad un altro.
    Il tavolo non potrà essere rovesciato finchè non si capirà che vivere pensando solo al proprio conto corrente non è possibile, per migliorare la società come ben dici tu, bisogna ricordare all’uomo la sua vera natura che non è economica, ma umana e ritrovare i fondamenti ed i presupposti di un’umanità vera.
    Trovare politici disinteressati è un sogno, ma noi non smettiamo di sognare.
    Fratè scusa il ritardo, ma vedo che sei in buona compagnia femminile! 😉

    Hasta!

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